Spazzole e vernici antistatiche, barre ionizzanti, additivi antistatici: la lista dei dispositivi, presenti sul mercato, realizzati per contrastare le cariche elettrostatiche è molto lunga.
Ne hai mai sentito parlare? Si tratta di appositi prodotti che hanno lo scopo di ridurre, allontanare o inibire l’elettricità statica che si accumula negli stabilimenti in cui si lavorano materiali neutri ad altissime velocità.
Sono quindi fondamentali per tutelare la produzione dalle conseguenze più comuni dell’energia statica: scosse agli operatori, fermo delle macchine, calo della qualità dei prodotti e così via.
Tuttavia sono soluzioni molto diverse tra loro e non sempre risolvono i problemi elencati. Tutto dipende dalle esigenze specifiche dell’azienda, per questo è importante sapere prima quali sono le alternative a disposizione per poter scegliere quella adatta alla situazione.
In questo articolo scopriremo quindi quali sono i dispositivi antistatici più comuni e quali sono le differenze con le barre antistatiche. Vediamoli uno a uno.
1. Barre ionizzanti
Partiamo dalle barre antistatiche! Sono dispositivi che possono avere diverse funzioni: possono scaricare l’energia statica a terra – questo tipo di barra è definito passivo – oppure ionizzare l’aria se si tratta di modelli attivi.
Più precisamente, le barre passive non hanno bisogno di fonti di alimentazione, ma fungono da conduttore per scaricare a terra tutta l’energia statica accumulatasi sui materiali durante il processo produttivo.
Le barre attive invece devono essere alimentate dalla corrente elettrica e montate in uno o più punti precisi del macchinario, in corrispondenza delle zone in cui si formano le cariche elettrostatiche. Una volta installate, generano una corona di energia ad alta intensità, che crea una grande quantità di ioni positivi e negativi in grado di ripristinare l’equilibrio elettrico degli atomi di qualunque superficie li attraversi.
A seconda degli ambienti e delle esigenze del macchinario, possono essere utilizzati diversi tipi di barra attiva: a corrente continua (DC), a corrente alternata (AC) oppure apposite barre per ambienti di lavoro pericolosi (ATEX) in cui gas, vapori, liquidi infiammabili e polveri combustibili possono causare incendi ed esplosioni.
2. Additivi antistatici
Gli additivi antistatici sono agenti chimici aggiunti sui prodotti o nelle sostanze lavorate per ridurne la tendenza ad accumulare cariche elettrostatiche.
In particolare questi prodotti aumentano la conduttività della superficie dei corpi neutri e riducono la loro resistività elettrica, in modo da dissipare la carica.
Sono di tipo esterno quando vengono combinati con altre sostanze durante la fase di composizione. Se invece devono essere applicati direttamente sulla superficie come rivestimento antistatico, sono definiti interni e sono più duraturi e performanti rispetto ai primi.
Tra gli agenti antistatici esterni più comuni ci sono gli spray, da spruzzare direttamente sui materiali e le vernici, utilizzate spesso per tingere plastiche, metalli e piastrelle e per prevenire il surriscaldamento delle apparecchiature, abbassando il rischio di incendi.
3. Spazzole antistatiche
Le spazzole antistatiche sono utilizzate per eliminare le cariche elettrostatiche che si formano sui piani in scorrimento. Sono spesso composte da fibre di carbonio e vengono impiegate soprattutto su pannelli e lastre, sulle bobine di tessuto o di plastica. Per funzionare correttamente non devono necessariamente toccare o strisciare sul materiale da scaricare, ma possono essere montate a distanza di qualche millimetro. A seconda del modello, possono condurre l’energia al suolo.
4. Ugelli antistatici
Gli ugelli hanno di solito una doppia funzione: eliminare l’energia statica e pulire i materiali. Grazie alle loro dimensioni ridotte, possono essere riposti anche in spazi molto stretti. Il loro scopo è quello effettuare una pulizia preliminare dell’oggetto prima di passare alle fasi di produzione successive. La pulizia avviene tramite un getto d’aria che agisce direttamente sulla superficie del materiale e che, oltre a neutralizzare le cariche elettrostatiche, elimina qualsiasi traccia di polvere e sporco. Anche queste soluzioni necessitano di una fonte di alimentazione per poter funzionare e permettono un utilizzo duraturo, sterile e sicuro.
Altri sistemi di pulizia ionizzanti
In alcune aziende è di estrema importanza garantire ambienti asettici in alcune fasi della produzione. È il caso del confezionamento dei prodotti farmaceutici – blister di medicinali, flebo, fialette e altro – o di quelli alimentari.
Per tutti gli ambienti in cui non può, e non deve, esserci alcuna traccia di impurità Meech (azienda inglese specializzata nelle soluzioni antistatiche) ha sviluppato la gamma Web Cleaning: una serie di dispositivi che risolve il problema della contaminazione dei film in movimento causata da polveri, insetti e altri tipi di sporco che possono essere presenti o attirati nell’ambiente durante la lavorazione.
Tra i dispositivi di pulizia presenti sul mercato puoi trovare anche:
- le pistole ionizzanti: simili agli ugelli, eliminano le cariche elettrostatiche accumulate sui materiali e ne puliscono le superfici sfruttando l’aria compressa ionizzata. Non possono essere installate sul macchinario, ma devono essere utilizzate manualmente da un operatore che deve puntarle verso l’oggetto da polarizzare.
- IonWash™ Meech è un sistema di pulizia veloce e ad aria compressa per i componenti 3D. Assicura prestazioni elevate ad ogni ciclo e rimuove residui in maniera molto più efficace rispetto all’operazione effettuata a mano con una pistola ionizzante.
- Il sistema a lama d’aria ionizzante JetStream: elimina la carica statica superficiale, garantisce maggior efficienza energetica e ottime prestazioni di pulizia rispetto a prodotti alternativi.
- Web Cleaning: sono sistemi per la pulizia dei nastri, con controllo antistatico integrato per una maggior qualità.
- risciacquo Ionizzato IonRinse: offre una tecnologia di risciacquo ad aria ionizzata, senza acqua e ad alta efficienza energetica.
5. Tappeto antistatico
I tappetini antistatici raccolgono e scaricano al suolo l’energia statica. Sono realizzati in gomma e utilizzati sia per proteggere gli operatori che le apparecchiature elettroniche sensibili all’elettricità statica. Essendo impiegati in luoghi in cui è frequente il passaggio di persone o lo spostamento di materiali e prodotti, devono assicurare aderenza per prevenire scivolamenti o altri movimenti che potrebbero provocare incidenti. Questo strumento può rientrare – insieme ad altri appositi cavi, spine e saldatori – tra i dispositivi di messa a terra.
6. Soletta antistatica
La soletta antistatica si applica sotto le scarpe da utilizzare negli ambienti a rischio esplosioni. È composta da materiali non conduttori, come la gomma, che impediscono agli operatori di prendere la scossa camminando in una zona caricata elettricamente. Insieme alle scarpe, anche il resto dell’abbigliamento deve essere antistatico, come specificato dalla normativa ATEX che indica il modo più corretto di vestirsi (oltre a una serie di altre azioni di prevenzione da attuare sui macchinari) per ridurre i pericoli degli ambienti dove vengono lavorate sostanze esplosive e a rischio incendio.
Qual è la soluzione antistatica migliore per la tua azienda?
Sul mercato esistono quindi diverse soluzioni antistatiche, alcune aiutano a evitare i pericoli dell’energia statica, mentre altre la prevengono sul nascere.
Tra quelli elencati, le barre antistatiche sono probabilmente le più convenienti – in termini economici e di prestazioni nel tempo – perché, una volta montate, eliminano e prevengono l’accumulo di cariche in maniera continua, per tantissimi anni.
Tuttavia, la scelta di un prodotto ionizzante rispetto a un altro dipenderà principalmente dalle esigenze specifiche della tua azienda: dai materiali che lavori, dai macchinari che utilizzi, dall’umidità presente nell’atmosfera e così via.
Per questo, prima di acquistare un dispositivo ti consigliamo di chiedere il parere di tecnici esperti, in modo che possano guidarti nella scelta migliore per la tua situazione.
Contattaci per una consulenza! Ti aiuteremo a trovare il dispositivo più adatto.