Una delle prerogative di chi gestisce la produzione è quella di ottimizzare i processi produttivi, evitando ritardi nelle consegne ai clienti e limitando le spese superflue. I metodi per ottenere questi risultati sono diversi: in alcune aziende si preferisce acquistare più apparecchiature, in altre si incrementa la forza lavoro o si aumenta la velocità dei macchinari e così via.
Tuttavia, chi sceglie di accelerare la velocità delle macchine per lavorare materiali neutri, può andare incontro a vari problemi dovuti all’accumulo di cariche elettrostatiche.
Come e perché in questi casi si forma l’energia statica?
Quali problemi ne scaturiscono?
Esiste una soluzione?
Abbiamo provato a rispondere a tutte queste domande.
Il rapporto tra cariche elettrostatiche e velocità di produzione
L’accumulo di cariche elettrostatiche è più comune di quanto non si pensi, soprattutto nelle aree in cui sono presenti campi elettrici ad alta o bassa tensione, nelle zone dove il clima è più secco e dove si lavorano materiali neutri.
Questo fenomeno si verifica infatti quando forze esterne – come la pressione, l’attrito e l’elevata velocità – agiscono su un corpo neutro, rompono l’equilibrio elettrico dei suoi atomi e lo polarizzano.
È il motivo per cui, quando si aumenta la velocità di una macchina, si formano cariche elettrostatiche: gli attriti tra materiali isolanti e parti della macchina aumentano, provocano uno squilibrio elettrico tra le cariche positive e negative del corpo neutro e formano così le cariche elettrostatiche. Queste ultime non possono essere scaricate a terra perché il materiale non ha proprietà conduttive e quindi restano sulla sua superficie. Per neutralizzarle sarà necessario ripristinare la carica elettrica originale con appositi dispositivi.
L’accumulo di cariche elettrostatiche può essere pericoloso
Una delle cose più importanti da sapere sull’accumulo di cariche elettrostatiche è che si tratta di un nemico invisibile e insidioso da non sottovalutare, perché può provocare molti danni.
Infatti, l’energia statica può anche causare incendi ed esplosioni!
L’accumulo di cariche elettrostatiche provoca scintille che, in ambienti in cui sono presenti sostanze chimiche o polveri, possono innescare scoppi o deflagrazioni, con conseguenti tempi di inattività per l’azienda e perdite di fatturato.
Anche le scosse agli operatori, all’apparenza innocue, sono riconducibili all’elettricità statica e possono portare a situazioni ben più pericolose: chi le subisce può avere una reazione involontaria, cadere e sbattere la testa oppure urtare contro qualcosa o qualcuno.
Infine, bisogna inserire nell’elenco dei problemi di produzione anche eventuali fermi o rallentamenti della macchina e un peggioramento della qualità del prodotto finale.
Come ottimizzare i processi produttivi evitando la formazione di cariche elettrostatiche
La pressione a cui è sottoposto il materiale neutro in lavorazione è quindi una delle componenti indispensabili per la formazione delle cariche elettrostatiche. Ciò è unito al fatto che ogni macchinario è progettato per lavorare entro standard di velocità ben precisi: quando si accelera la produzione, superando questi limiti, aumentano anche le temperature e gli attriti tra i materiali e parti della macchina che incrementano, di conseguenza, anche la possibilità che si accumulino cariche elettrostatiche.
Le soluzioni principali per risolvere questo problema possono essere due:
- ripristinare la velocità standard della macchina (tuttavia, bisogna sottolineare che questi limiti esistono anche per motivi di sicurezza, è importante rispettarli in ogni caso per non incorrere in altri tipi di complicazioni in futuro),
- installare dei dispositivi antistatici che neutralizzano le cariche e ne prevengono la formazione nel tempo.
1. Ripristinare la velocità del macchinario
Come abbiamo già accennato, ogni macchina nasce per scopi precisi e con degli standard di utilizzo che devono essere rispettati per poter garantire la massima sicurezza e prestazioni ottimali. Anche la velocità di lavorazione ha dei limiti che non devono essere superati per non aumentare gli attriti durante le lavorazioni.
Quindi, se si rilevano problemi nella produzione dopo un aumento della velocità della macchina, una prima soluzione potrebbe essere quella di ritornare ai parametri iniziali e di cercare altri metodi alternativi per poter ottimizzare la produzione.
Per esempio potresti adottare un piano di controllo che ti permetta di individuare le aree in cui sono presenti delle anomalie che causano un calo delle prestazioni nello stabilimento.
Ma cos’è esattamente il piano di controllo della produzione? Si tratta dell’insieme delle attività di gestione, verifica e monitoraggio costante che molte aziende utilizzano per sorvegliare ogni aspetto del processo produttivo: a partire dall’arrivo delle materie prime fino alla distribuzione presso i clienti.
Il piano di controllo può offrire anche altri vantaggi:
- migliora la sicurezza dei processi,
- assicura risparmi sui costi di produzione e migliora i profitti,
- monitora lo spreco di risorse,
- mantiene gli standard fissati durante tutto il ciclo di vita della produzione.
2. Neutralizzare le cariche antistatiche con le barre ionizzanti
Uno dei metodi migliori per neutralizzare le cariche elettrostatiche è l’utilizzo di dispositivi antistatici semi-attivi. Noi consigliamo le barre ionizzanti, che devono essere installate in uno o più punti in cui si formano le cariche. Il loro funzionamento è semplice: collegate a una fonte di alimentazione, sprigionano una nube di ioni che ripristina l’equilibrio elettrico di qualsiasi materiale la attraversi.
Sono facili da usare e richiedono poca manutenzione. A seconda degli utilizzi possono essere a corrente continua, alternata oppure apposite per zone ATEX, cioè ambienti a rischio incendi ed esplosioni.
Prima di scegliere una soluzione, chiedi un consiglio a degli esperti dell’elettricità statica
Chi lavora materiali neutri potrebbe pensare di installare barre ionizzanti che nel lungo periodo possono portare a molti risparmi, perché eliminano le cariche e migliorano le prestazioni della macchina.
In Barreantiastatiche.it consigliamo le barre antistatiche Meech, azienda inglese produttrice dei migliori dispositivi antistatici sul mercato e di cui siamo rivenditori esclusivi per l’Italia. Le barre della gamma Hyperion, per esempio, possono essere monitorate a distanza grazie al sistema Smart Control Touch. Simile ai sistemi informatici di controllo della produzione, anche lo Smart Control consente ai tuoi operatori di monitorare e regolare le prestazioni dei dispositivi da remoto. Infatti, se si riscontrano anomalie nelle performance delle barre, è possibile intervenire tempestivamente ed evitare maggiori problemi.
Tuttavia, prima di procedere con l’installazione di una barra, è necessario studiare il caso specifico con l’aiuto di un consulente che possa stabilire se c’è davvero bisogno di uno o più dispositivi antistatici, quali usare e dove installarli.
In questo possiamo aiutarti noi, perché siamo prima di tutto consulenti. Contattaci, ti aiuteremo a trovare la soluzione più adatta al tuo caso.