Ti dipingiamo una situazione molto più frequente di quanto non si creda. Il responsabile di produzione di un’azienda della lavorazione della carta è in difficoltà: negli ultimi tempi la qualità dei prodotti si è abbassata, costringendolo a scartarli e a produrre da capo. Contemporaneamente sono iniziate le lamentele: gli operatori addetti ai macchinari protestano perché prendono la scossa ogni volta che si avvicinano a una macchina o alle bobine di carta. Si trova di fronte a dei problemi piuttosto comuni nelle aziende dell’automazione che lavorano materiali neutri come la carta.
Ti ritrovi in una situazione simile?
Le cause possono essere due: si tratta di un guasto al macchinario oppure hai un problema di cariche elettrostatiche.
Nel primo caso, per risolvere la situazione dovrai capire dove si trova il guasto – magari c’è un pezzo da sostituire -, nel secondo caso, dovrai installare delle barre antistatiche per neutralizzare l’energia statica accumulata.
Dunque, la buona notizia è che c’è una soluzione ai tuoi problemi, anche se il macchinario non presenta particolari difetti!
In quest’ultimo caso, però, l’installazione delle barre antistatiche è solo l’ultimo di una serie di step che dovresti mettere in pratica una volta stabilito che il problema non è legato al macchinario guasto.
L’energia statica si accumula quando vengono lavorati materiali neutri come la carta
Cartone, shopper di carta, risme e pacchetti di sigarette. La realizzazione di questi prodotti ha un elemento in comune: la carta, un materiale neutro, cioè contenente lo stesso numero di cariche positive e negative. Durante la lavorazione ad alte velocità, la carta entra in attrito con parti della macchina o altri materiali e si polarizza, generando energia elettrostatica. Quest’ultima, a sua volta, agisce su tutto ciò che la circonda e su chiunque si trovi vicino alla macchina o al prodotto lavorato, causando:
- un peggioramento nelle prestazioni della macchina
- livelli di qualità del prodotto inadeguato con conseguente aumento degli scarti
- problemi nel confezionamento e nella chiusura del packaging
- scosse agli operatori (perché l’energia non è stata scaricata a terra, rendendo pericolosa tutta la zona in cui si sono formate le cariche)
- nei casi più seri, fermo del macchinario e ritardi nella produzione
Ecco una guida per capire se c’è un problema di cariche elettrostatiche e come scegliere le barre antistatiche giuste per risolverlo.
1. Contatta un tecnico specializzato
Una volta appurato che il problema non è dato da un guasto del macchinario, ma dalla generazione di energia statica, il primo passo da fare è quello di chiamare degli specialisti della statica per chiedere un consulto e valutare insieme i prossimi step da intraprendere.
Prima ancora di fare un sopralluogo, il tecnico ti porrà una serie di domande al telefono per potersi fare un’idea della situazione, che verificherà poi in sede di sopralluogo.
2. Le domande del tecnico per inquadrare la situazione
Le domande principali che che ti verranno poste in questi casi sono:
- Che tipo di problema ha la tua azienda?
Un problema di sicurezza sul lavoro dovuto al fatto che i dipendenti prendono la scossa, un aumento inspiegabile degli scarti o ancora un problema legato all’attrazione delle polveri sul materiale. - Che tipo di materiali lavori?
Oltre alla carta, anche altri materiali come la plastica o il tessuto, possono generare cariche. Oppure il problema potrebbe dipendere da un cambio dei materiali di produzione che ha determinato un accumulo di energia statica. - Che tipo di macchina utilizzi?
Ogni macchina ha le proprie caratteristiche e i propri standard di produzione. Spesso l’aumento della velocità di produzione, rispetto ai livelli standard per cui è stata programmata, può causare la formazione delle cariche.
Dopo aver raccolto telefonicamente le informazioni necessarie a farsi un’idea della tua azienda, si fissa un sopralluogo in sede.
3. Il tecnico effettua il sopralluogo
Per poter trovare la barra giusta da utilizzare per eliminare le cariche è indispensabile che il tecnico veda la macchina dal vivo e in funzione. Quindi deve recarsi in sede per il sopralluogo e osservare da vicino il processo di produzione.
Una volta giunto in azienda, lo specialista studia la macchina per capire in quali aree si formano le cariche, successivamente le misura attraverso degli appositi rilevatori di cariche elettrostatiche per verificare con precisione dove si formano e con quale intensità.
4. Misurazione delle cariche
Questa è una fase molto importante perché è fondamentale che le barre siano installate nei punti precisi in cui si formano le cariche.
I misuratori sono dispositivi portatili, facili da usare ed essenziali per diagnosticare problemi di controllo statico, ma anche per tenere sotto controllo i livelli di elettricità dopo aver installato le barre.
Con questi dispositivi il tecnico misura il campo elettrico da una distanza standard e verifica con precisione il luogo e l’intensità della carica.
Noi di Barreantistatiche.it utilizziamo il modello 983v2 Static Locator di Meech, in grado di determinare quali combinazioni di materiali creano la maggior parte dell’elettricità statica.
5. Il tecnico effettua dei test di prodotto
Individuato il punto – o i punti – in cui le cariche si formano e qual è la loro intensità, il tecnico ha tutte le informazioni che gli servono per pensare alla soluzione più adatta.
Il sistema più efficace e consigliato è la barra antistatica.
Tuttavia è importante chiarire che la soluzione è da valutare caso per caso. Per poter scegliere quella risolutiva, bisogna tenere conto del fatto che ogni azienda ha le sue esigenze: il tipo di macchina o le sue dimensioni, il settore e il materiale lavorato, fattori ambientali come l’umidità, ed è importante conoscere anche la polarità della carica da neutralizzare.
Per cui potrebbero esserci casi in cui è necessario utilizzare barre ionizzanti AC (a corrente alternata), altri che richiedano apparecchiatura DC (a corrente continua), mentre altri potrebbero richiedere apparecchiature ionizzanti EX negli ambienti pericolosi (appositamente progettate e testate perché non generino scintille che possono innescare un’esplosione) a causa della presenza di gas, vapori, liquidi infiammabili e polveri combustibili nell’aria.
Tenendo conto di tutte queste varianti, lo specialista seleziona la soluzione che ritiene più opportuna e la testa sul macchinario per verificarne la fattibilità.
6. Arriva il momento dell’installazione della barra più adatta
Una volta effettuati tutti i test del caso, il tecnico potrà proporti la soluzione più opportuna e finalmente installare le barre giuste, nei punti giusti.
Una volta montate sul macchinario, le barre creano una corona di energia ad alta intensità, che genera una nube di ioni – una grande quantità di ioni positivi e negativi – che a sua volta neutralizza la polarità di qualunque superficie attraversi la nube.
Le cariche saranno quindi eliminate e le barre ne impediranno la formazione in futuro.
Anche il miglior prodotto, da solo, non basta senza l’assistenza di un esperto
Se hai un problema di cariche elettrostatiche e hai già installato una barra sul macchinario, senza risolvere il problema, è probabile che non sia stata montata dove si formano le cariche o che non si tratti dell’attrezzatura più indicata per il tuo caso. Anche la barra più performante, da sola, non basta. Serve la consulenza di esperti che ti aiutino e ti guidino passo passo nella scelta della soluzione giusta.