Problemi nella stampa offset: quali sono legati alle cariche elettrostatiche?

Giu 13, 2023 | Da sapere | 0 commenti

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La stampa offset è un processo molto diffuso nell’industria grafica che, tuttavia, per la natura dei materiali utilizzati, può andare incontro a diversi problemi legati alla formazione delle cariche elettrostatiche.

Infatti, l’energia statica può influenzare il comportamento degli inchiostri, dei fogli e persino della polvere presente nell’atmosfera, generando difetti nella stampa e dilatando i tempi di lavoro. 

In questo articolo, scopriremo quali sono i problemi nella stampa offset causati dalle cariche elettrostatiche per individuare le soluzioni migliori.

Come funziona la stampa offset e come si formano le cariche elettrostatiche  

La stampa offset consiste nel trasferimento di un’immagine inchiostrata da una lastra di stampa a un cilindro di gomma, che a sua volta la trasferisce sulla carta o su altri materiali. Infatti, grazie alla flessibilità dei cilindri, questa tecnica può essere utilizzata su una vasta gamma di materiali, tra cui legno, tessuti, metalli, pelle e carta grezza.

Più precisamente, la moderna stampa offset utilizza una macchina composta da vari rulli secondari e da tre componenti rotanti principali: 

  • un cilindro lastra, a cui è fissata la lastra metallica; 
  • un cilindro “coperta” ricoperto da un foglio di gomma; 
  • un cilindro di stampa che preme la carta contro il cilindro di gomma. 

Per iniziare, il cilindro lastra entra in contatto con una serie di rulli umidificatori che depositano l’umidità nelle granulazioni del metallo. Successivamente, altri rulli inchiostratori passano sulla lastra e respingono l’inchiostro dalle zone di ritenzione dell’acqua, imprimendolo solo nelle aree dove dovrà formarsi il disegno. Infine, il cilindro di stampa trasferisce l’immagine inchiostrata sul cilindro di gomma, che a sua volta la imprime sulla carta che scorre intorno ad esso.

In una macchina per la stampa offset, un eventuale aumento della velocità dei rulli potrebbe provocare l’attrito tra i vari componenti e i fogli, generando la polarizzazione di questi ultimi. Ciò porta alla formazione dell’elettricità statica che, accumulata, una volta superata una certa soglia, può causare svariati problemi:

  • calo della qualità di stampa: perché le cariche elettrostatiche attirano polvere e impurità sulle superfici oppure causano movimenti dell’inchiostro e dei fogli; 
  • rischi per gli operatori che possono prendere la scossa oppure essere coinvolti in un incendio (per esempio se sono presenti inchiostri facilmente infiammabili); 
  • rallentamenti o fermi della produzione: perché le cariche potrebbero provocare l’adesione dei fogli ai rulli, costringendo l’operatore a fermare il macchinario.

Il risultato? Si manifesta un concreto rischio per la sicurezza dei lavoratori, oltre al pericolo di un rallentamento della produzione che può causare ritardi nelle consegne e possibili lamentele da parte dei clienti insoddisfatti della qualità di ciò che ricevono.

Vediamo ora nel dettaglio come si verificano questi problemi.

1. Attrazione delle polveri

Le cariche elettrostatiche generano delle forze di attrazione che richiamano le particelle di polvere (insieme a sporco, insetti e sfridi) sul macchinario. Queste impurità si depositano sui fogli da stampare, causando la contaminazione del materiale e la comparsa di difetti di stampa, e riducendo la qualità del prodotto finale: per esempio possono comparire puntini bianchi sull’immagine.

2. Influenza sull’inchiostro

Le cariche elettrostatiche presenti sulla superficie dei fogli che passano fra i rulli della stampa offset possono influire anche sulla quantità di inchiostro depositata sulla pagina. Le cariche possono causare l’attrazione di una maggiore quantità di solvente in alcune zone o, al contrario, una quantità insufficiente in altre, provocando una stampa poco nitida.

3. Attrazione dei fogli

Le forze di attrazione dell’energia statica possono agire anche sui fogli da stampare, che potrebbero aderire tra di loro o ai macchinari costringendo gli operatori a sospendere il processo per separare i materiali. Inoltre, la carica elettrostatica può far muovere il foglio sul nastro durante la stampa, creando striature che compromettono la qualità del prodotto finale.

4. Scossa agli operatori e rischio incendi

Alla fine del processo di stampa, se l’energia statica non viene scaricata a terra, le cariche rimarranno sui fogli, sulla macchina e nell’aria circostante. Quando gli operatori si avvicinano per prelevare i fogli potrebbero ricevere una scossa che, anche se non è pericolosa, può causare una reazione involontaria e portare a cadute o a urtare altre persone.

Inoltre, in queste situazioni non bisogna trascurare il rischio di incendi ed esplosioni. Infatti le cariche elettrostatiche possono costituire una fonte di innesco nel momento in cui provocano delle scintille elettrostatiche che entrano in contatto con le polveri presenti nell’aria o con i solventi infiammabili presenti in alcuni tipi di inchiostro.

Per evitare il rischio di incidenti che potrebbero mettere in pericolo gli operatori e l’intero stabilimento, è importante adottare le giuste precauzioni e rispettare le misure di sicurezza appropriate, indicate nella Normativa ATEX

Come prevenire e gestire i problemi causati dalle cariche elettrostatiche

Per prevenire o eliminare i problemi causati dalle cariche elettrostatiche, è necessario neutralizzarle. Una delle soluzioni migliori in questo caso è l’utilizzo di dispositivi antistatici, come le barre ionizzanti: strumenti alimentati da corrente elettrica che vengono installati in specifici punti del macchinario dove si verificano le cariche elettrostatiche. Una volta attivate, le barre generano una corona di energia ad alta intensità che produce ioni positivi e negativi per ripristinare l’equilibrio elettrico degli atomi di qualunque superficie li attraversi.

Questi sistemi possono essere a corrente continua (DC) o a corrente alternata (AC). Inoltre, quando si parla di rischio di incendi ed esplosioni legate alle polveri è possibile utilizzare apposite barre elettrostatiche con certificazione ATEX specifiche per tali ambienti perché ionizzano l’aria in maniera sicura. Ne sono un esempio le barre EX di Meech, azienda britannica produttrice di soluzioni antistatiche ad alte performance.

In alcuni casi, potrebbe però essere più indicato utilizzare dei sistemi ionizzanti che includano anche la funzione di pulizia, per rimuovere ogni particella di polvere che possa compromettere la qualità di stampa. Tra i dispositivi di pulizia Meech puoi trovare i sistemi Web Cleaning che, grazie anche al controllo antistatico integrato, garantiscono una maggior qualità di produzione. 

Come scegliere il dispositivo migliore per le tue esigenze?

Quando si tratta di scegliere un dispositivo ionizzante, la decisione finale dipenderà dalle specifiche esigenze della tua azienda. Tuttavia, prima di procedere all’acquisto, è consigliabile effettuare una serie di controlli. Infatti, talvolta i problemi riscontrati nella stampa offset potrebbero essere causati da fattori diversi che non riguardano necessariamente l’accumulo di cariche elettrostatiche.

Ogni azienda lavora con materiali differenti e a diverse velocità. Per questo, è fondamentale valutare la situazione con l’aiuto di un tecnico specializzato che possa studiare il macchinario, accertarsi della presenza di energia statica e aiutarti nella scelta del dispositivo più adeguato alle tue esigenze.

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