Scosse elettriche agli operatori nei luoghi di lavoro: ecco le cause

Feb 25, 2022 | Cause & Rimedi | 0 commenti

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Le scosse elettriche agli operatori nei luoghi di lavoro possono verificarsi in varie circostanze: durante gli interventi sulle attrezzature a bassa tensione – come, per esempio, le prese elettriche -, quando la persona usa apparecchi portatili o svolge lavori in prossimità delle linee ad alta tensione. Ma soprattutto, la principale causa di scariche agli operatori sono le cariche elettrostatiche che si accumulano durante la lavorazione.

È un problema frequente quando si utilizzano macchine automatiche che lavorano ad alta velocità materiali isolanti, tipico di alcuni settori: converting, packaging, settore farmaceutico, lavorazione dei tessuti, lavorazione di materie plastiche e stampa. 

Vediamo nel dettaglio cosa sono le cariche elettrostatiche, perché causano le scosse elettriche, le conseguenze e cosa fare per evitarle.

Scosse elettriche: la causa più frequente è l’accumulo di cariche elettrostatiche

La carica elettrostatica, o elettricità statica, è un fenomeno che si verifica quando si aggiunge carica ad un corpo neutro, cioè un corpo elettricamente privo di carica. Negli impianti produttivi è un fenomeno frequente: l’azienda lavora materiali isolanti come la plastica, il film plastico e la carta che entrano in attrito con componenti della macchina o altri materiali e a causa della velocità si polarizzano, provocando uno scambio di elettroni attraverso la superficie. Così si genera la carica elettrostatica.

Se l’energia non viene scaricata a terra, ma resta nel materiale, sulla macchina o nell’area circostante, ecco che avviene la scarica: chiunque si trovi nei paraggi o tocchi il prodotto, prende la scossa. Non è un evento isolato. La scarica agli operatori è frequentissima, può verificarsi più volte durante un turno di lavoro e non è una scossa leggera, come la sensazione che si prova a volte scendendo dall’auto: per quanto innocua, la scarica è molto più forte e fastidiosa. 

C’è chi lo considera un fenomeno normale, quasi parte del mestiere. Ma non lo è.
Prendere la scossa quando si lavora non è normale e si può evitare!
Con la consulenza di un tecnico esperto, basta applicare sulla macchina una barra ionizzante, per neutralizzare le cariche e mettere la parola fine alle fastidiose scosse agli operatori.

Non solo scosse, l’accumulo di cariche elettrostatiche può creare anche altri problemi in azienda. Per esempio, può: 

  • Rallentare i processi di produzione: il materiale potrebbe attaccarsi a parti del macchinario costringendo gli operatori a spegnere il macchinario per sistemare. 
  • Danneggiare il materiale lavorato e il prodotto finale: il materiale può saltare al di fuori dei contenitori, muoversi o restare attaccato alla macchina. La conseguenza è un prodotto di bassa qualità da scartare.
  • Scatenare pericolosi incendi ed esplosioni: nelle aziende che lavorano prodotti in polvere come le farine, l’aria è piena di particelle che possono causare esplosioni alla prima scintilla di staticità.

Conseguenze delle scariche elettriche: ecco perché, anche se innocue, possono comunque essere pericolose. 

Questo tipo di scosse elettrostatiche è innocuo, ma fastidioso, inoltre può presentarsi molte volte durante il turno di lavoro. Fino a qualche anno fa, prendere piccole scosse non costituiva un grosso problema e ancora oggi, in produzione, gli addetti alle macchine automatiche paiono essere abituati a prendere una leggera scossa.

Tuttavia, non bisogna considerare “normale” prendere la scossa e le norme in materia di sicurezza sul lavoro degli ultimi anni hanno imposto una riflessione anche su questo problema, che è ancora molto sottovalutato dalle aziende. Infatti le scosse elettriche possono causare conseguenze che sono potenzialmente molto pericolose per diversi motivi, non solo per la scarica in sé:

  • l’addetto che prende la scossa può avere una reazione involontaria, urtare un oggetto e battere la testa oppure cadere addosso ad un’altra persona e ferirla
  • le cariche possono provocare scintille e se l’azienda tratta materiali infiammabili o esplosivi, c’è il rischio che scoppi un incendio o un’esplosione
  • la loro presenza indica che qualcosa non va nell’utilizzo della macchina, perché le cariche non si formano se il macchinario lavora entro i parametri previsti in fase progettuale e quindi sono un effetto collaterale dovuto ad un uso improprio del macchinario

Scosse elettriche: cosa fare nelle situazioni critiche 

C’è scarica elettrica e scarica elettrica, come abbiamo visto. Prendere la scossa infatti ha conseguenze sulle funzioni fisiologiche di chi ne viene colpito, che possono essere più o meno gravi a seconda dell’intensità. Come già accennato precedentemente, le scariche elettriche causate da elettrostaticità sono innocue, ma è importante sapere come comportarsi quando una persona prende la scossa, di qualsiasi tipo. Infatti, una scarica di alta intensità può provocare il contrarsi dei muscoli, fino a dei veri e propri spasmi, oppure può causare la perdita di coscienza, un arresto cardiaco o la paralisi dei muscoli della respirazione. 

Quando si verificano questi episodi, è necessario interrompere la corrente facendo scattare il salvavita o agendo sull’interruttore centrale, oppure allontanare la vittima dalla tensione, facendo attenzione a toccarla solo con strumenti in legno asciutto oppure mantenendo il proprio corpo al massimo dell’isolamento possibile (scarpe in gomma, mani asciutte). È indispensabile chiamare il pronto soccorso immediatamente e accertarsi dello stato dell’operatore colpito, che deve essere fatto sdraiare. 

In caso di arresto cardiaco e respiratorio si deve procedere alla rianimazione tramite respirazione artificiale bocca a bocca, accompagnata dal massaggio cardiaco, procedura da fare solo se si ha una preparazione specifica acquisita ad un corso di primo soccorso. A quel punto non resterà che attendere i soccorsi.

(fonte: ospedaleniguarda.it)

Come evitare le scariche elettrostatiche

La scarica di natura elettrostatica può essere evitata mettendo in pratica le giuste misure cautelative, come indicato anche nel Decreto Legislativo 9 aprile 2008, n. 81 (in attuazione dell’articolo 1 della legge 3 agosto 2007, n. 123) in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro.

Chiunque entri in contatto con un’atmosfera caricata elettricamente – e magari anche facilmente infiammabile – deve indossare scarpe antistatiche con la suola in cuoio, guanti isolanti ed indumenti appropriati.

Di sicuro anche nella tua azienda è così, ma i tuoi operatori prendono comunque piccole scosse.

Prima di tutto verifica che non ci siano problemi alla macchina.
Esclusi i difetti e i guasti al macchinario, la causa delle scariche elettrostatiche è l’accumulo di cariche, che si risolve applicando delle soluzioni antistatiche, come  una o più barre ionizzanti.  

Perché la soluzione definitiva per eliminare le cariche elettrostatiche è installare sulla macchina prodotti per il controllo delle cariche elettrostatiche, come le barre elettrostatiche (o barre ionizzanti) che, montati dove si formano le cariche, azzerano la carica elettrica e riportano i materiali in condizioni neutre.

Hai anche tu problemi di scariche elettriche nella tua azienda? Ti serve la consulenza di un esperto. Contattaci: ti aiuteremo a capire se si tratta di accumulo di energia statica e individuare la soluzione antistatica giusta per il tuo macchinario. 

 

I nostri tecnici sono a tua disposizione per una consulenza.

La nostra consulenza prevede:

0. Analisi preliminare della tua situazione specifica, in videochiamata o per telefono
1. Sopralluogo in azienda, misurazione della carica e test di prodotto sulla macchina
2. Scelta della soluzione più adatta
Siamo rivenditori esclusivi per l’Italia delle barre elettrostatiche Meech, una delle pochissime aziende del settore ad aver compreso realmente qual è il ruolo dell’elettricità statica nei processi produttivi e che realizza barre ionizzanti estremamente performanti, tra le migliori sul mercato.
3. Assistenza post-vendita