Le scosse elettriche agli operatori nei luoghi di lavoro possono verificarsi in varie circostanze: durante gli interventi sulle attrezzature a bassa tensione – come, per esempio, le prese elettriche -, quando la persona usa apparecchi portatili o svolge lavori in prossimità delle linee ad alta tensione. Ma soprattutto, la principale causa di scariche agli operatori sono le cariche elettrostatiche che si accumulano durante la lavorazione.
È un problema frequente quando si utilizzano macchine automatiche che lavorano ad alta velocità materiali isolanti, tipico di alcuni settori: converting, packaging, settore farmaceutico, lavorazione dei tessuti, lavorazione di materie plastiche e stampa.
Vediamo nel dettaglio cosa sono le cariche elettrostatiche, perché causano le scosse elettriche, le conseguenze e cosa fare per evitarle.
Scosse elettriche: la causa più frequente è l’accumulo di cariche elettrostatiche
La carica elettrostatica, o elettricità statica, è un fenomeno che si verifica quando si aggiunge carica ad un corpo neutro, cioè un corpo elettricamente privo di carica. Negli impianti produttivi è un fenomeno frequente: l’azienda lavora materiali isolanti come la plastica, il film plastico e la carta che entrano in attrito con componenti della macchina o altri materiali e a causa della velocità si polarizzano, provocando uno scambio di elettroni attraverso la superficie. Così si genera la carica elettrostatica.
Se l’energia non viene scaricata a terra, ma resta nel materiale, sulla macchina o nell’area circostante, ecco che avviene la scarica: chiunque si trovi nei paraggi o tocchi il prodotto, prende la scossa. Non è un evento isolato. La scarica agli operatori è frequentissima, può verificarsi più volte durante un turno di lavoro e non è una scossa leggera, come la sensazione che si prova a volte scendendo dall’auto: per quanto innocua, la scarica è molto più forte e fastidiosa.
C’è chi lo considera un fenomeno normale, quasi parte del mestiere. Ma non lo è.
Prendere la scossa quando si lavora non è normale e si può evitare!
Con la consulenza di un tecnico esperto, basta applicare sulla macchina una barra ionizzante, per neutralizzare le cariche e mettere la parola fine alle fastidiose scosse agli operatori.
Non solo scosse, l’accumulo di cariche elettrostatiche può creare anche altri problemi in azienda. Per esempio, può:
- Rallentare i processi di produzione: il materiale potrebbe attaccarsi a parti del macchinario costringendo gli operatori a spegnere il macchinario per sistemare.
- Danneggiare il materiale lavorato e il prodotto finale: il materiale può saltare al di fuori dei contenitori, muoversi o restare attaccato alla macchina. La conseguenza è un prodotto di bassa qualità da scartare.
- Scatenare pericolosi incendi ed esplosioni: nelle aziende che lavorano prodotti in polvere come le farine, l’aria è piena di particelle che possono causare esplosioni alla prima scintilla di staticità.
Conseguenze delle scariche elettriche: ecco perché, anche se innocue, possono comunque essere pericolose.
Questo tipo di scosse elettrostatiche è innocuo, ma fastidioso, inoltre può presentarsi molte volte durante il turno di lavoro. Fino a qualche anno fa, prendere piccole scosse non costituiva un grosso problema e ancora oggi, in produzione, gli addetti alle macchine automatiche paiono essere abituati a prendere una leggera scossa.
Tuttavia, non bisogna considerare “normale” prendere la scossa e le norme in materia di sicurezza sul lavoro degli ultimi anni hanno imposto una riflessione anche su questo problema, che è ancora molto sottovalutato dalle aziende. Infatti le scosse elettriche possono causare conseguenze che sono potenzialmente molto pericolose per diversi motivi, non solo per la scarica in sé:
- l’addetto che prende la scossa può avere una reazione involontaria, urtare un oggetto e battere la testa oppure cadere addosso ad un’altra persona e ferirla
- le cariche possono provocare scintille e se l’azienda tratta materiali infiammabili o esplosivi, c’è il rischio che scoppi un incendio o un’esplosione
- la loro presenza indica che qualcosa non va nell’utilizzo della macchina, perché le cariche non si formano se il macchinario lavora entro i parametri previsti in fase progettuale e quindi sono un effetto collaterale dovuto ad un uso improprio del macchinario
Scosse elettriche: cosa fare nelle situazioni critiche
C’è scarica elettrica e scarica elettrica, come abbiamo visto. Prendere la scossa infatti ha conseguenze sulle funzioni fisiologiche di chi ne viene colpito, che possono essere più o meno gravi a seconda dell’intensità. Come già accennato precedentemente, le scariche elettriche causate da elettrostaticità sono innocue, ma è importante sapere come comportarsi quando una persona prende la scossa, di qualsiasi tipo. Infatti, una scarica di alta intensità può provocare il contrarsi dei muscoli, fino a dei veri e propri spasmi, oppure può causare la perdita di coscienza, un arresto cardiaco o la paralisi dei muscoli della respirazione.
Quando si verificano questi episodi, è necessario interrompere la corrente facendo scattare il salvavita o agendo sull’interruttore centrale, oppure allontanare la vittima dalla tensione, facendo attenzione a toccarla solo con strumenti in legno asciutto oppure mantenendo il proprio corpo al massimo dell’isolamento possibile (scarpe in gomma, mani asciutte). È indispensabile chiamare il pronto soccorso immediatamente e accertarsi dello stato dell’operatore colpito, che deve essere fatto sdraiare.
In caso di arresto cardiaco e respiratorio si deve procedere alla rianimazione tramite respirazione artificiale bocca a bocca, accompagnata dal massaggio cardiaco, procedura da fare solo se si ha una preparazione specifica acquisita ad un corso di primo soccorso. A quel punto non resterà che attendere i soccorsi.
(fonte: ospedaleniguarda.it)
Come evitare le scariche elettrostatiche
La scarica di natura elettrostatica può essere evitata mettendo in pratica le giuste misure cautelative, come indicato anche nel Decreto Legislativo 9 aprile 2008, n. 81 (in attuazione dell’articolo 1 della legge 3 agosto 2007, n. 123) in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro.
Chiunque entri in contatto con un’atmosfera caricata elettricamente – e magari anche facilmente infiammabile – deve indossare scarpe antistatiche con la suola in cuoio, guanti isolanti ed indumenti appropriati.
Di sicuro anche nella tua azienda è così, ma i tuoi operatori prendono comunque piccole scosse.
Prima di tutto verifica che non ci siano problemi alla macchina.
Esclusi i difetti e i guasti al macchinario, la causa delle scariche elettrostatiche è l’accumulo di cariche, che si risolve applicando delle soluzioni antistatiche, come una o più barre ionizzanti.
Perché la soluzione definitiva per eliminare le cariche elettrostatiche è installare sulla macchina prodotti per il controllo delle cariche elettrostatiche, come le barre elettrostatiche (o barre ionizzanti) che, montati dove si formano le cariche, azzerano la carica elettrica e riportano i materiali in condizioni neutre.
Hai anche tu problemi di scariche elettriche nella tua azienda? Ti serve la consulenza di un esperto. Contattaci: ti aiuteremo a capire se si tratta di accumulo di energia statica e individuare la soluzione antistatica giusta per il tuo macchinario.