Le aziende che si occupano di stampa serigrafica spesso riscontrano problemi legati alla presenza di cariche elettrostatiche. Primo fra tutti: la polvere sul film di stampa.
Ma qual è la causa?
L’accumulo di polvere nasce dalla natura stessa dei materiali utilizzati: carta, tessuti e film plastici, che sono corpi neutri e tendono a polarizzarsi elettrostaticamente se sono sottoposti ad attriti. Questa situazione si verifica quando il materiale passa ad alte velocità attraverso più rulli all’interno della sezione di stampa. Le pressioni e le frizioni a cui è sottoposto possono generare una carica elettrostatica che agisce su tutto ciò che la circonda, provocando diverse situazioni, più o meno gravi. Fra le più comuni:
- gli operatori che si avvicinano alla macchina o toccano il foglio e prendono la scossa;
- il materiale che aderisce sui piani di lavorazione, costringendo l’operatore a fermare le apparecchiature per staccarlo;
- la qualità della stampa che cala perché l’energia statica attira sul foglio i contaminanti presenti nell’aria, come la polvere, gli sfridi e lo sporco.
In questo articolo vedremo nel dettaglio come incide la polvere sulla stampa serigrafica e come risolvere la situazione.
I problemi più comuni legati alle polveri elettrostatiche nel settore della stampa
La presenza di polvere sul film di stampa può causare molti problemi che influiscono sulla qualità della grafica finale.
Innanzitutto, la polvere conferisce un aspetto poco nitido e preciso al prodotto. Inoltre, le forze di attrazione e repulsione generate dalle cariche possono impedire un perfetto allineamento dei fogli nella pressa, con il rischio che l’immagine non venga impressa sul supporto in maniera precisa e centrata.
È importante anche ricordare che la presenza di polvere – e di solventi infiammabili -, vicino a una fonte di accensione, possono causare delle esplosioni. Ciò accade perché le cariche elettrostatiche accumulate sul materiale possono generare delle scintille che, a contatto con le particelle, innescano la detonazione.
Questi eventi rappresentano una minaccia per la sicurezza degli operatori, e per la produzione stessa, con possibili conseguenze disastrose. Infatti, in presenza di determinati requisiti, alcune aree della sezione di stampa possono essere classificate come Zona ATEX. Per questo è fondamentale adottare misure di sicurezza adeguate, rispettare le indicazioni della Normativa ATEX e utilizzare le attrezzature e i materiali appropriati per ridurre al minimo i rischi legati all’uso di solventi e alla presenza delle polveri.
Quali tecniche usare per rimuovere la polvere dal film di stampa?
I metodi più efficaci per risolvere i problemi nella stampa serigrafica, rimuovendo le contaminazioni, sono di due tipi.
Una prima soluzione è quella di utilizzare sistemi di pulizia ad aria compressa. Si tratta di dispositivi che sfruttano un compressore – una pistola di soffiaggio o un ugello – per generare una forte pressione dell’aria e rimuovere la polvere e le altre particelle da superfici e apparecchiature. Un esempio di azienda che offre soluzioni di pulizia ad aria compressa è Meech, di cui Barreantistatiche.it è rivenditore per l’Italia. Meech propone il sistema a lama d’aria ionizzante JetStream che elimina l’energia statica superficiale e rimuove le contaminazioni.
In alternativa, è possibile utilizzare appositi prodotti ionizzanti che puliscono e neutralizzano le cariche elettrostatiche presenti sulla superficie del materiale.
Tra le soluzioni sviluppate da Meech, la gamma Web Cleaning nasce proprio per risolvere il problema della contaminazione dei film in movimento causata dalle polveri presenti nell’ambiente.
Cosa sono e come funzionano i dispositivi Web Cleaning
I dispositivi di pulizia Web Cleaning consentono di rimuovere i contaminanti dalla superficie del materiale, in modo veloce ed efficiente, seguendo tre fasi:
- prima neutralizzano le cariche statiche che trattengono le particelle di polvere sui fogli;
- in seguito rimuovono la contaminazione dal nastro e la filtrano in modo che non sia più in grado di rientrare nell’ambiente di produzione;
- per finire isolano la polvere utilizzando, a seconda del sistema, delle unità di trattamento d’aria Meech oppure un rotolo adesivo su cui viene trasferito ogni residuo di sporco.
Esistono due tipi di dispositivi per la pulizia dei nastri: quelli a contatto e quelli senza contatto. I primi garantiscono una pulizia efficace della superficie e vengono utilizzati in situazioni in cui non ci sono problemi nel toccare il nastro. Tuttavia, in ambienti in cui il contatto potrebbe compromettere la qualità e la finitura del nastro, sono necessari sistemi di pulizia appositamente progettati per rimuovere la contaminazione senza toccare il nastro.
I sistemi di pulizia a contatto Meech sono:
- TakClean™: progettato principalmente per rimuovere la contaminazione secca, non legata alla superficie, nella produzione delle etichette e su nastri stretti.
- VacClean™: incorpora un collettore di pulizia avanzato con un’unità di trattamento dell’aria (AHU) o un’unità di ventilazione del vuoto, a seconda dell’ambiente d’installazione e della larghezza del nastro.
- RoClean™: utilizza sia il controllo statico che una spazzola a rullo con setole per offrire risultati eccellenti nella produzione di pellicole per batterie e altre applicazioni che richiedono standard elevati di pulizia.
Quelli senza contatto sono:
- CyClean™ : pulisce attraverso l’applicazione di fluidodinamica computazionale avanzata.
- ShearClean™: utilizza i principi dell’aerodinamica e della fluidodinamica per ottenere i massimi livelli di efficienza di pulizia, senza la necessità di contatto fisico.
La scelta dell’attrezzatura corretta dipenderà dal design della macchina, dai limiti di spazio disponibili, dalle zone in cui si crea la carica, dalle caratteristiche del materiale e tanto altro ancora. Per cui, per trovare la soluzione di pulizia più efficace per risolvere il problema dell’energia statica, è consigliabile richiedere l’analisi in sede di tecnici esperti che possano consigliare il sistema più adatto.
In alternativa puoi eliminare il problema alla radice con le barre antistatiche
Oltre alla pulizia, esistono anche altre alternative che consentono di prevenire l’accumulo di cariche elettrostatiche e quindi di proteggere la stampa. Una delle soluzioni più efficaci è l’installazione di barre antistatiche, che ionizzano costantemente l’aria durante le lavorazioni e impediscono la polarizzazione dei materiali.
Tuttavia, nelle zone ATEX, dove si utilizzano solventi e altre sostanze infiammabili, è necessario utilizzare macchinari appositamente progettati e testati per evitare la produzione di scintille che, a contatto con l’energia statica, potrebbero causare un’esplosione. In questi casi, le barre EX di Meech sono l’opzione più affidabile ed efficace, perché sono ideate per operare in zone con gas, vapori, liquidi e polveri combustibili.
Per risolvere i problemi nella stampa serigrafica è importante scegliere la soluzione dopo un’attenta valutazione
Esistono molte soluzioni per risolvere i problemi nella stampa serigrafica. Tuttavia, per scegliere il dispositivo più adatto, è importante considerare diversi aspetti come il punto in cui si formano le cariche, dove sarà necessario installare il sistema antistatico, il tipo di materiale utilizzato e altre specifiche tecniche.
Per quanto riguarda i sistemi di pulizia, è importante anche valutare la larghezza massima e minima del nastro per assicurarsi che il dispositivo sia compatibile con il tipo di stampa che si sta effettuando.
Per trovare una soluzione adeguata e personalizzata, è consigliabile affidarsi a specialisti dell’elettricità statica, che possono effettuare un sopralluogo, analizzare la situazione specifica, misurare le cariche e trovare la soluzione migliore.
Noi di Barreantistatiche.it possiamo aiutarti! Non siamo solo rivenditori, ma anche consulenti esperti in grado di aiutare a individuare il dispositivo migliore per le proprie esigenze di produzione. Contattaci per una consulenza!