Interruzione o rallentamento dei processi di produzione industriale
Da qualche tempo, la macchina automatica che hai realizzato – o che hai acquistato – ha dei problemi: i materiali di lavorazione e gli sfridi si muovono, aderisconosi attaccano fra di loro o a parti della macchina, che poi si bloccainceppa. Il responsabile di produzione è stato costretto a ridurre la velocità dell’impianto e quindi a rallentare la produzione industriale. Ci sono state anche delle interruzioni nel processo produttivo, perché la macchina ha avuto più di un fermo, mettendo a rischio le consegne, gli ordini e di conseguenza anche la competitività dell’azienda.
Ti riconosci in questa situazione?
Le cause che possono aver portato al rallentamento o al fermo sono molte. Potrebbe trattarsi di un difetto di fabbricazione, di un guasto ad un componente o forse, come spesso succede, il problema non dipende dalla macchina, ma dall’accumulo di cariche elettrostatiche che si sono generate durante il processo produttivo.
La generazione di cariche elettrostatiche è un evento comune a molti settori che impiegano macchine automatiche. Qui trovi alcuni esempi che ti aiuteranno a capire se il fermo macchina o il rallentamento della produzione possono dipendere dalle cariche elettrostatiche:
Packaging
I fogli dell’impacchettamento impilati si attaccano fra loro, così in macchina non viene introdotto un solo foglio ma una certa quantità
Stampa
Gli sfridi e i ritagli, dopo la lavorazione, viaggiano incontrollati e si attaccano ai materiali o a parti della macchina
Plastica
I sacchetti di plastica cadono sfalsati e non si impilano uno sull’altro.
Il film plastico si attacca ai rulli, bloccando la tensione del film o impedendo al rullo di scorrere correttamente.
Nello stampaggio di componenti plastici, il prodotto appena stampato, a causa delle cariche elettrostatiche, può rimanere attaccato all’interno dello stampo, oppure attaccarsi al nastro trasportatore in uscita dallo stampo.
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Qual è la causa
Quando i materiali come la carta, la plastica ed i tessuti – che in condizioni normali contengono lo stesso numero di cariche positive e negative – subiscono l’attrito o entranovengono sfregati o entrano in contatto con altri materiali, si polarizzano (in positivo o in negativo) e generano un accumulo di cariche elettrostatiche. Quindi vengono caricati di elettricità. È questa carica elettrica la causa dei problemi che stai riscontrando.
Chi progetta la macchina automatica lo sa bene e infatti stabilisce degli standard di produzione per evitare questo fenomeno. Il problema nasce quando si aumenta la velocità di produzione della macchina.
La velocità di lavorazione delle macchine automatiche, infatti, aumenta l’attrito e genera cariche elettrostatiche, che a loro volta creano grandi quantità di forze di adesione. Le forze di adesione agiscono sui materiali lavorati e sugli sfridi di produzione, che si attaccano fra di loro o a parti della macchina, bloccandolainceppandola.
Le cariche elettrostatiche provocano anche il fenomeno della repulsione. È la forza fisica che fa allontanare i corpi fra loro e che fa muovere il materiale durante la lavorazione. La sua azione fa sì, per esempio, che i prodotti lavorati non si implino l’uno sull’altro o che fuoriescano dal contenitore in cui devono essere impacchettati.
Come si risolve
Il problema si risolve installando sulla macchina dei prodotti per il controllo delle cariche elettrostatiche, come le barre elettrostatiche (o barre ionizzanti) che azzerano la carica elettrica e riportano i materiali in condizioni neutre.
Hai già montato una barra ionizzante, ma la macchina continua a bloccarsi?
Forse il prodotto che ti è stato proposto non è quello più indicato, non è stato montato nel punto giusto o forse chi lo ha installato non ha seguito tutti i passaggi necessari per misurare la carica e testare il prodotto.
Infatti, non basta installare una barra elettrostatica per risolvere il problema definitivamente. Bisogna capire dove si generano le cariche, che vanno misurate e solo dopo aver fatto un test di prodotto è possibile stabilire quale modello usare e dove posizionarlo.
Serve la consulenza di un tecnico esperto che ti consigli la soluzione più adatta e che ti segua anche dopo la vendita.
I nostri tecnici sono a tua disposizione per una consulenza.
La nostra consulenza prevede:
0. Analisi preliminare della tua situazione specifica, in videochiamata o per telefono
1. Sopralluogo in azienda, misurazione della carica e test di prodotto sulla macchina
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